lunedì 18 aprile 2011

a parlar d'amare mi viene un senso d'instabilità e credo proprio sia perché se ci togli la a amare diventa mare. Sai quel senso di infinito e inesplorato e profondo e che l'orizzonte è solo un limite dei nostri occhi, che ci pensi a quanto è grande il mare e sei lì lì sul punto di sussultare dall'emozione ma non sai che tipo di emozione è e se cì pensi bene, magari è paura e allora ti si attorciglia lo stomaco. Ecco il mal di mare. O mal d'amare. Ti sconvolge peggio di un tornado che tanto dopo un pò lo sai che finisce. Questo resta sempre e se ami sei spacciato e non ne esci più e vuoi amare amare e sentirti naufragare nel più profondo dei mari mai salpati tanto profondo che neanche il colore dell'acqua riconosci più. Tanto bello che cè da impazzirci. Tanto che poi la terra non ha più senso se cì pensi. Né i fiori né l'asfalto né le strade e tutto il resto. Ma la pelle. Fare l'amore con le mani. Con le parole. Fare l'amore e basta. Amare il mare. Amare e basta. Mare.




venerdì 25 marzo 2011


g o . a w a y .




mercoledì 9 marzo 2011

a
manti
di.
?


domenica 27 febbraio 2011

would you tear my existence in this spit of universe?